Gogol wrote most of his Dead Souls at a table in Caffè Greco. Schopenhauer was also a regular visitor to the café always accompanied by his white poodle called Atman (the world’s soul).

He risked being attacked in the café by a group of painters known as the Nazarenes for insulting Germany: he believed it was the most stupid nation on the planet, and the only superiority he recognised was being able to do without religion.

Liszt was also one of Antico Caffè Greco’s many famous customers as he came to Italy every year and frequented the finest establishments.

According to one anecdote a princess invited Liszt to lunch and asked him to play something.

The composer must have felt this was a crass request as having sat down and played a few chords he stood up and said, “Madame, le diner est payè,” then marched out of the room and the building without a second glance.


Su un tavolino del Caffè Greco Gogol’ scrisse gran parte delle Anime Morte. Nello stesso locale si recava spesso anche Schopenhauer portando sempre con sé un barboncino bianco che chiamava Atma ( anima del mondo ).

Nella caffetteria rischiò di essere aggredito da un gruppo di pittori tedeschi detti i Nazareni, per avere insultato la Germania: per lui era la nazione più stupida della Terra, l’unica superiorità che le riconosceva era quella di poter fare a meno della religione.

Tra i famosi clienti dell’Antico Caffè Greco vi fu anche Liszt che veniva a Roma tutti gli anni ed era ospite nei migliori salotti. Si racconta un aneddoto riguardante una principessa che lo aveva invitato ad un pranzo.

La nobildonna chiese a Liszt di suonare qualcosa. Al compositore quella richiesta deve essere parsa una indelicatezza così dopo essersi seduto al piano e aver suonato un paio di accordi si era alzato dicendo :

“ Madame, le diner est payè. “ e senza voltarsi indietro aveva lasciato la sala ed il palazzo.